Solo il 2% delle persone cambia in modo significativo.
Il 98% invece no.
Ma se ne rende conto?
La risposta è sia si che no. Se ne rende conto a tratti. In alcuni momenti uno diviene consapevole che la sua vita sta andando sempre allo stesso modo. Per la maggior parte del tempo però la persona ha un profilo dormiente, cioè persevera in abitudini che non desidera veramente ma se ne dimentica, concentrando tutte le sue attenzioni sulle "cose da fare" del momento (lavoro, relazioni sociali, partner, famiglia, figli, ecc.)
Durante il periodo del profilo dormiente, la persona sa che dovrebbe cambiare, ma si relaziona a ciò con una sorta di rassegnata indifferenza: "Puff puff che fatica... speriamo che un giorno io ce la faccia a cambiare, ma intanto devo fare..."
In altri momenti, di solito più rari, l'individuo attua un tentativo di cambiamento, che di solito porta purtroppo rapidamente a una sonora delusione. Ho chiamato questo stato di coscienza profilo eroico.
Succede cosi:
a) uno cerca di cambiare una sua abitudine (smetto di fumare, mangio meno, mi alzo presto al mattino, medito con regolarità, perdo meno tempo sui social o al cellulare, ecc)
b) per un periodo di tempo lo desidera ma non parte.
c) un bel giorno trova la forza e la motivazione e agisce il cambiamento.
d) per alcuni giorni, nel periodo che ho chiamato entusiastico, mantiene la nuova abitudine. Il cambiamento richiede fatica e attenzione e la persona in questa fase ce la mette tutta, con risultati che, vedremo, sono solo apparenti.
e) ad un certo punto, accade che la fatica del cambiare oppure un evento di disagio portano a una caduta di energia.
f) la caduta di energia mette la persona in crisi. Da un lato non ha più la forza di continuare a lottare per cambiare, dall'altro ha bisogno di una fonte sicura di approvvigionamento energetico. Ed ecco che si profila la situazione tipica che porta alla ricaduta.
g) spinto dal bisogno di recuperare energia in qualsiasi modo, l'individuo ricorre alla vecchia abitudine, che è in grado di dispensare piacere flash (piacere immediato, senza fatica, come ad esempio tornare a bere, fumare, mangiare, dormire, stare sui social, ecc.)
f) a questo punto la persona si giudica negativamente in modo molto duro, e questo comporta altra perdita energetica e quindi il perseverare del consumo della abitudine vecchia che offre il solito piacere flash.
g) ed il gioco è fatto. Si rientra cosi nel loop e la persona ritorna nello stato tipico del profilo dormiente.
La vita cosi passa tra l'alternarsi dei due profili dormiente e eroico.
Il profilo eroico non è la soluzione. E' solo una delle due fasi dell'inganno generato dalla BARRIERA.
La BARRIERA è l'insieme dei nostri meccanismi di difesa. quelli che sono stati magistralmente illustrati da Sigmund Freud e da sua figlia Anna.
Una persona non si rende conto che dorme e di tanto in tanto ci prova ma senza risultato. Ogni volta crede che sia vero il tentativo di cambiamento e quando ricade che sia vero che non ce la può fare.
In poche parole bisogna svegliarsi.
Scoprire che sia il profilo dormiente che il profilo eroico sono una illusione creata dai meccanismi di difesa. Da MATRIX. Non sono due stati reali.
Bisogna studiare con attenzione queste due illusioni.
E farlo per iscritto. Non a mente. Tutte le persone che hanno trovato la strada per uscire da questi due terribili veli di Maya hanno appreso due cose:
a) che dovevano scrivere per documentare il farsi ripetitivo dell'illusione. Hai visto forse il film "Il giorno della marmotta" oppure il famoso "Matrix"? Entrambi questi film indicano che una persona non si rende conto che ciò che vive è non reale, ma una sorta di percezione illusoria. Lo diceva anche Platone nel famosissimo mito della caverna. Scrivere un diario che documenta l'alternarsi di questi due profili è la prima chiave per poter superare la trappola della BARRIERA.
b) che dovevano mettere a punto una metodologia di trasformazione che permettesse loro di superare le varie fasi di questa trappola. Molti film alludono a questo tipo di paziente e metodologico lavoro. Quello che io amo di più è Le ali della libertà.
Negli anni, a forza di lavorare su me stesso e sui pazienti e allievi che seguo come psicoterapeuta e formatore di psicoterapeuti ho messo a punto una metodologia che si chiama FORMULA DI CAMBIAMENTO. Un caro saluto a tutti