LE PERDITE INVISIBILI

Si crede che elaborare le perdite sia una funzione che serve quando muore qualcuno…

Niente di più falso.

 

Ci sono dieci categorie di evento di perdita e soltanto uno di queste riguarda la perdita di una persona cara a causa della morte.

 

Cosa succede quando una perdita non viene riconosciuta come tale?

Quando passa inosservata e si insinua nel nostro inconscio senza venire chiamata con il suo nome?

Succede che essa ruba una zona del cuore alla persona che subisce questo evento, si genera una forma sorda e pervasiva di sofferenza e ai piani di sopra si genera rabbia, fastidio, incomprensione e critica.

 

Vi faccio un esempio molto comune.

Un uomo si innamora di una donna. I due sono felici come pasque. Poi si sposano. E dopo un po’ di tempo nasce un bambino.

La donna si lega al bambino e il bambino si lega alla donna.

La donna adesso è diventata madre.

Il suo cuore adesso mette il bambino in priorità.

L’uomo diventa secondo e si trova a dover dividere quello che prima era suo con il figlio.

 

ED ECCO UNA PERDITA SUBDOLA

L’uomo ha perso per sempre la donna che aveva prima della nascita del figlio.

Dovrà lasciarla andare.

Dovrà adesso convivere ed amare una nuova donna che sarà soprattutto mamma e poi sposa.

 

E’ una perdita terribile, inaspettata e spesso non riconosciuta. Molto spesso l’uomo, felice di essere padre, non registra consapevolmente la perdita della donna che aveva prima della nascita del figlio.

 

E ALLORA COMINCIANO I GUAI...

Lui va in depressione.

Può sentire odio e rivalità verso il figlio.

Può innescare comportamenti aggressivi, di abbandono o rivendicazione verso la moglie.

 

La moglie, protetta dall’amore incondizionato che prova verso il figlio, ricambiata e drogata dall’amore intenso del bambino che le si è attaccata, spesso non nota il sacrificio del marito. Rischia di giudicarne la reazione di rabbia e chiusura conseguente al dolore sordo  che egli prova.

A volte accusa il marito di essere poco presente e incompresivo.

 

Insomma anche lei vive non consapevolmente il dramma innescato dalla nascita nel cuore dell’uomo.

 

Questa perdita che viene subita dall’uomo, se riconsciuta ed elaborata, forgia un giovane uomo in modo straordinario.

 

Soltanto gli uomini che la riconoscono e la elaborano diventano uomini in grado di erogare un amore maturo, profondo e indipendente dall’amore generato dal cuore giovane di una coppia senza figli.

 

Gli uomini che riescono ad amare la donna che rimane e lasciar andare la donna che avevano prima della nascita del figlio, sono grandi uomini e diventano grandi padri.

 

 

 

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